Come rimanere più sicuri e produttivi durante il periodo di emergenza sanitaria

La pulizia e l’utilizzo delle corrette misure di igiene degli ambienti di lavoro rappresentano un punto cardine nella prevenzione della diffusione di SARS-CoV-2.
L’azienda deve mettere in atto ogni procedura preventiva, soprattutto calibrare le misure di pulizia e sanificazione nella loro realtà ambientale.
L’importanza della pulizia quotidiana delle superfici di uso comune, come primaria misura igienica da osservarsi a cura di ogni operatore e delle organizzazioni diviene elemento prioritario per contrastare l’insorgenza di ulteriori casi e garantire la sicurezza del personale addetto alla pulizia delle aree e/o locali.
Le pulizie quotidiane degli ambienti/aree, devono riguardare le superfici toccate più di frequente (es. porte, maniglie, finestre, vetri, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, maniglie passeggeri, tasti, tastiere, telecomandi, stampanti).
Utilizzare panni, diversi per ciascun tipo di oggetto/superficie, in microfibra inumiditi con acqua e sapone e/o con alcool etilico al 75% e successivamente con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,5% di cloro attivo per i servizi igienici e le altre superfici (es. come la candeggina che in commercio si trova al 5% o al 10% di contenuto di cloro), e allo 0,1% di cloro attivo per tutti le altre superfici, tenendo in considerazione il tipo di materiale, l’uso e l’ambiente o altri detergenti professionali equivalenti come campo d’azione (sanificazione: detergenza e disinfezione), facendo attenzione al corretto utilizzo per ogni superficie da pulire.


COS’E’ LA SANIFICAZIONE?
La sanificazione è l’insieme dei procedimenti e operazioni atti ad igienizzare determinati ambienti e mezzi mediante l’attività di pulizia e di disinfezione. La pulizia, procedimento atto a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti chiusi, è quindi l’operazione che consente di rendere le superfici visibilmente pulite.
Con disinfezione s’intende il complesso di procedimenti e operazioni atti a sanificare determinati ambienti mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni.
Nelle strutture non sanitarie particolare considerazione deve essere data all’applicazione di misure di pulizia e disinfezione nelle aree comuni (bagni, sale, corridoi, ascensori, ecc.) come misura preventiva generale durante tutta l’epidemia di COVID-19. Inoltre, devono essere tenuti di conto gli oggetti che vengono toccati frequentemente, come maniglie, pulsanti degli ascensori, corrimano, interruttori, maniglie delle porte, ecc.
E’ necessario garantire un buon ricambio dell’aria in tutti gli ambienti, in maniera naturale aprendo le finestre per circa 30 minuti. Tutte le attività di pulizia/sanificazione andranno eseguite da operatori muniti dei previsti DPI, utilizzando quando è possibile materiali monouso.

Pulizia e sanificazione di ambienti non sanitari
Nel caso in cui vi sia stata la presenza di casi sospetti di persone con COVID-19 all’interno dell’edificio, è necessario procedere alla sanificazione dell’ambiente, intesa come attività che riguarda il complesso di procedure e operazioni atte a rendere salubre un determinato ambiente mediante interventi di detergenza e successiva disinfezione. In questo contesto, è opportuno ricordare che i coronavirus, quali il virus della SARS, e quello della MERS e lo stesso SARS-CoV-2, possono persistere su superfici inanimate fino a 9 giorni in dipendenza della matrice/materiale, della concentrazione, della temperatura e dell’umidità, anche se non è accertato vi persistano in forma vitale.
La sanificazione dell'area deve essere eseguita secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute (pulizia con acqua e sapone e successivamente con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,1% e con alcool etilico al 70% per superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio).
Negli uffici, locali pubblici, mezzi di trasporto, scuole e altri ambienti non sanitari dove abbiano soggiornato casi confermati di COVID-19 prima di essere stati ospedalizzati, verranno applicate le misure di pulizia di seguito riportate.
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A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminate da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati.
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Per la decontaminazione, verranno utilizzati ipoclorito di sodio 0,1% dopo la pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, sarà utilizzato etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro.
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Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici sarà assicurata la ventilazione degli ambienti.
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Tutte le operazioni di pulizia saranno condotte da personale che indossa DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe, e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione).
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Dopo l’uso, i DPI PER LA PULIZIA POSTO EVENTO COVID verranno smaltiti come materiale potenzialmente infetto, ( mentre i DPI usati normalmente per il distanziamento sociale, vanno nell’indifferenziato. (circolare Regione Lombardia https://www.assolombarda.it/servizi/ambiente/covid-19-gestione-dei-rifiuti-e-bonifiche-nuove-disposizioni-regionali ) .
Saranno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari. La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto verranno sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C e detergente. Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le caratteristiche del tessuto, addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di sodio).